Se ancora oggi ti vengono i brividi sentendo parlare di AF1, SP01, NSR, C12SP o Tuareg Rally non ti preoccupare, non sei solo, si chiama nostalgia dei due tempi, di solito colpisce la fascia di età dai 40 in su (con casi sporadici di trentenni e anche meno) e pare sia molto contaggiosa, soprattutto se hai avuto la fortuna di possedere una Regina a due tempi (o più di una).
Ma chi erano queste ‘Regine’? Missili su due ruote, spinti da motori a due tempi con più di 30CV a disposizione, alimentati da carburatori e valvole allo scarico che puntualmente appena raggiunta la soglia dei 7-8000 giri/min ti lanciavano nell’iperspazio con il loro tipico calcio nel sedere. Che dire poi di quel sound metallico e acuto, quel profumo di olio di ricino indimenticabile e quell’adrenalina che ti accompagnava fino a 170km/h facendoti vivere emozioni da gran premio dal momento in cui inserivi la prima. Sensazioni uniche, difficili da rivivere con le 125 di oggi, castrate dalle normative (entrate in vigore nel 1996, che prevedevano e prevedono ancora adesso, per i possessori di patente A1 un limite di 15 CV/11 kW di potenza massima) e viste ormai come un mezzo di trasporto qualunque. Quella era l’epoca delle indimenticabili Regine a due tempi.

125 Story vuole raccontare il sogno delle ottavo di litro degli anni 80/90 che ancora oggi è rimasto indimenticabile per molti di noi ‘giovani nostalgici’, ripercorrendo la produzione di quegli anni e soprattutto elogiando chi ha avuto il coraggio (o la fortuna) di poter conservare o rimettere a nuovo cadaveri rimasti chiusi in cantina per oltre 30 anni.